venerdì 30 marzo 2012

FERMO ALLA SCOPERTA DEL XV SECOLO


Questa sera alle ore 21.15 presso la sede di Contrada in via Pio Marrozzini, 11 si conclude il ciclo di conferenze "Fermo alla scoperta del XV secolo", organizzato dalla Nobile Contrada Fiorenza. Argomento dell’ ultima serata sarà "Cucina e suppellettili nella vita quotidiana del XV secolo". I relatori sono sempre i membri dell'Associazione Storico Culturale "Orme del Tempo", che hanno tenuto le scorse conferenze sull'abbigliamento maschile, quello femminile ed infantile, e venerdì scorso sulle armi ed armature. Domani conosceremo la cucina e gli ingredienti dell’ epoca e non si esclude che si possa assaggiare qualche prelibatezza! Per scoprirlo, invitiamo tutti a partecipare!!!!!!!!

                        L' INGRESSO E’ GRATUITO!!! VI ASPETTIAMO!!!

Con l’occasione il Priore e la Nobile Contrada Fiorenza ringraziano il gruppo dei “Morlacchi” per tutte le preziose informazioni che ci hanno fornito in queste serate, sperando di aver suscitato varie curiosità negli intervenuti e dato un contributo positivo sia alla Contrada che alla Cavalcata stessa!!!

                                                 GRAZIE A TUTTI!!!!


mercoledì 28 marzo 2012

DECOUPASQUA!!!

Ecco le nostre artiste, ormai espertissime, nella penultima lezione del corso...guardate cosa hanno creato unendo la tecnica ed i materiali usati nel decoupage con del pannolenci e del cotone...dei simpatici coniglietti!!!
Ricordiamo alle partecipanti che lunedì 2 Aprile ci sarà la cena di fine corso in sede alle ore 20.30!!!
Eccole all'opera!!!










martedì 27 marzo 2012

A LEZIONE CON I MORLACCHI… ARMI ED ARMATURE DEL XV SECOLO…


Dopo aver parlato nelle lezioni precedenti degli abiti del XV secolo, i membri dell’ Associazione Storico Culturale Orme del Tempo ci spiegano le armi e le armature usate in quell’epoca.


 La figura che viene descritta è il soldato semplice del ‘400 che era anche il fulcro della battaglia.  I mercenari che combattevano, vestivano con l’abbigliamento maschile tipico descritto precedentemente, con farsetto, camicia e calzabraghe  , ma in più portavano l’elmo. Di quest’ ultimo ne esistono diversi tipi; il più utilizzato in Italia era la Celata all’Italiana: liscio, con il paracollo e con un peso contenuto. Gli arcieri ne indossavano una tipologia particolare  con delle parti mobili che si aprivano sulle guance. Troviamo poi la Barbuta alla Corinzia, tipico elmo veneziano, con un apertura ad Y. Nel Nord Italia c’era anche l’elmo tedesco, che era più protettivo rispetto agli altri, con una forma allungata ed una lavorazione a cuspidi. Tra l’elmo e la testa, per non avere il contatto diretto, i soldati indossavano una cuffia imbottita. La penna sull’elmo indicava la fazione per la quale si combatteva.
Esistevano, poi, le armature per proteggere il corpo. Le più diffuse in Italia erano le Brigantine. Simili al farsetto, avevano la parte metallica ricoperta di lino e quindi non si vedeva esternamente, ma comunque proteggeva il corpo.
Molto raro e costoso per l’epoca era il Corpetto d’acciaio, una corazza petto-schiena con forme arrotondate. Permetteva la torsione del busto e a volte poteva avere le Scarselle, che servivano per proteggere le cosce.
Altra protezione erano gli Schinieri, che proteggevano polpaccio e la parte anteriore della gamba.
Armature complete con spallaccio, guanti, schinieri fino ai piedi e l’elmo, venivano indossate solo dai cavalieri.
La Cotta di maglia nel ‘400 gioca un ruolo secondario. Veniva indossata sotto alla Brigantina o alla Corazza.
Per quanto riguarda le armi, che ne sono veramente molte, la principale era la Balestra. Le più utilizzate in Italia erano lo scudo e la lancia. Il primo era molto utile; ellittico e piatto, era in legno, ricoperto di lino. Le lance avevano diverse dimensioni e le più grandi venivano usate senza scudo.
Poi troviamo la Ronca ed il Roncone, lance molto alte di legno con la parte finale in metallo. La differenza è che la prima aveva una punta più arrotondata, mentre il secondo era più appuntito.
La spada è un arma usata dalla fanteria leggera; aveva una forma della lama triangolare. Con il tempo si affinano e diventano armi da punta.
Altri tipi di armi sono le Daghe, che sono armi corte, ma comunque erano anche presenti mazze, asce ed archi. 










lunedì 26 marzo 2012

TESSERAMENTI IN CONTRADA


DIVENTA ANCHE TU SOCIO DELLA NOBILE CONTRADA FIORENZA !

Continuano i tesseramenti per i contradaioli bianco viola per l'anno 2012!!! 
Per chi ancora non lo fosse, è possibile tesserarsi ad ogni attività di contrada, cene, corsi, eventi ecc.; il costo della tessera è di 5 € e da la possibilità di avere agevolazioni su tutte le attività di contrada (gite, cene, merchandising e quanto altro). 

                        Vi aspettiamo numerosi!!!

 

sabato 24 marzo 2012

MERENDATA IN SEDE!!!

Informiamo i partecipanti al carnevale che sabato 31 marzo dalle ore 17.00 alle ore 18.30 presso la Sede della Nobile Contrada Fiorenza, in via marrozzini 11, ci saranno MERENDA, BALLI E GIOCHI PER TUTTI!!! 


 Inoltre, per chi ancora non lo avesse fatto, si possono riconsegnare i costumi di Carnevale!
                                                      Non mancate!!!!

venerdì 23 marzo 2012

FERMO ALLA SCOPERTA DEL XV SECOLO




Nuovo appuntamento con “Fermo alla scoperta del XV secolo”.
questa sera quarta seratadel ciclo di conferenze organizzato nella sede della Nobile Contrada Fiorenza
alle ore 21.15 si parlerà di “armi ed armature, come si combatteva nel XV secolo”.

Dopo gli scorsi appuntamenti sull'abbigliamento maschile e poi quello femminile ed infantile, questa sera scopriremo quali erano le armi dell'epoca e come venivano utilizzate.
I relatori sono i membri dell'associazione storico culturale Orme del Tempo che ogni volta ci forniscono informazioni utili e molte curiosità su questo periodo storico.

                             L’ INGRESSO E’ GRATUITO VI ASPETTIAMO!!! 



mercoledì 21 marzo 2012

DECOUPASQUA!!!

Le ragazze del Decoupasqua hanno realizzato un bellissimo lavoro nella terza lezione del corso...
sono bastati dei semplici tovaglioli con decorazioni pasquali, della carta di riso e della colla ed ecco che delle meravigliose candele con decorazioni tridimensionali prendono vita...un plauso quindi a queste artiste ormai esperte che hanno realizzato una simpatica idea-regalo per amici e parenti!
Il prossimo appuntamento è con "i simpatici coniglietti"!!!
Ecco come sono state realizzate le candele:


Il coniglietto 3D
La carta di riso
Il tovagliolo decorato
Artiste all'opera
e al phon!!!
Ed ecco la candela realizzata!!!
Le nostre artiste!!!







martedì 20 marzo 2012

A LEZIONE DI: STORIA DEL COSTUME CON I MORLACCHI


ABBIGLIAMENTO FEMMINILE




Dopo il primo incontro sull'abbigliamento maschile, continua il nostro viaggio alla scoperta del XV secolo con l'abbigliamento femminile ed infantile.

Altrettanto elegante, al pari di quella dell'uomo, è la figura della donna del Quattrocento che risente, ancora nei primi decenni del secolo, del linearismo verticale trecentesco.
 Le vesti sono accollate sul davanti e sul dietro presentano una graziosa scollatura ovale, lasciando libero il collo. Il punto vita si alza sotto il seno e le maniche delle sopravvesti si allungano fino a sfiorare il terreno, donando alle vesti una fluente eleganza.
Anche per le donne, la camicia, lunga e spesso larghissima, è il primo indumento indossato direttamente sulla pelle; sulla camicia venisa indossata la Gamurra, una veste usata per uscire di casa, che spesso veniva completata con una sopravveste, la Pellanda. Particolare della Gamurra sono le maniche, quasi sempre di colore e di tessuto diverso da quello della veste, ricamate e decorate con perle, che arrivano a costare anche più della veste stessa. La Pellanda, invece, colpisce per l'imponenza della linea e dei ricchi ornamenti, con la sua linea fluente e maestosta che aderisce al seno, allargandosi con pieghe o cannelli nello strascico.
 Vediamo poi comparire curiosi copricapo, a Sella, con due lunghi coni, oppure l' Henin, alto cono con un velo; tipicamente italiano è il Balzo di forma rotondeggiante. Spesso troviamo ghirlande, decorate con piume di pavone, fiori e foglie d'oro e d'argento, perle o gioielli. Copricapo frequenti sono anche Cuffie, Berrette e Asciugatoi.
Per quanto riguarda i bambini, il loro abbigliamento era identito a quello degli adulti, con vesti leggermente più corte e colori più sgargianti. Solo loro potevano permettersi di andare in giro senza cappello.




sabato 17 marzo 2012

CORSO DI INTAGLIO DEL LEGNO

LA PAROLA AI PROTAGONISTI…

Siamo andati a “spiare” una lezione del corso di intaglio del legno che si svolge ogni mercoledì alle 21:00 presso la sede di contrada… Tra vari lavori, trucioli e scalpelli, incontriamo Luca, allievo del corso e appassionato di intaglio che mentre sta realizzando dei fiori in legno, ci racconta qualche curiosità…

LUCA, TI PIACE QUESTO CORSO? DA QUANTO TEMPO LO FREQUENTI?
Si molto, sono appassionato da questo tipo di hobby ed ho iniziato il corso fin dalla prima lezione.”

FINORA QUANTI LAVORI HAI FATTO E QUANTO TEMPO HAI IMPIEGATO PER REALIZZARLI?
Ho realizzato una decina di lavori… Da un Rosone che abbiamo fatto alla prima lezione sono passato poi a dei Fiori, qualche Crocifisso, dei Grappoli d’Uva e ho fatto anche una Cornice… Il tempo impiegato dipende da che tipo di disegno si vuol fare, se si fa solo qui al corso o ci si impegna anche a casa. Comunque, si passa dalle 3/4 ore (2 lezioni) per un Crocifisso, a più di un mese per la Cornice.”

SI PUO’ INTAGLIARE ANCHE ALTRO SUL LEGNO?
Certamente. Animali, natura, sole, frutta… Qualsiasi cosa voglia fare l’intagliatore. Certo, dipende sempre dal grado di preparazione che uno ha.”

CHE TIPO DI LEGNO E DI ATTREZZI VENGONO USATI PER REALIZZARE QUESTE OPERE?
I pezzi di legno usati sono di Cirmolo (Pino Cembro), un legno profumato, molto compatto e morbido e che quindi non si scheggia. Si lavora con gli scalpelli che hanno diverse curvature e diverse larghezze.”

C’E’ UNA TECNICA PARTICOLARE CHE VIENE USATA?
La tecnica proviene dalla Scuola di Intaglio del Legno del Melezet, (dove insegna anche il nostro maestro Enrico Carosi, ndr) una località del comune di Bardonecchia in Piemonte, che si diffuse molti anni fa in tutto il Nord Italia, dalla Valle d’Aosta alla Val Gardena. A differenza degli altri luoghi, però, questa è una tecnica di intaglio che si fa con lo scalpello. Invece in altre parti di Italia, come ad esempio la Sardegna, si intagliava con il coltello. Durante gli anni ’50 questa tecnica si è solidificata nel Nord Italia, con la fondazione di questa scuola, che ha realizzato opere stupende. Le chiese del Nord Italia sono piene dei loro alto e bassorilievi. Ci sono opere del nostro maestro che vengono apprezzate in tutto il mondo.”

ED INVECE QUI DA NOI, NEL NOSTRO TERRITORIO MARCHIGIANO?
Qui purtroppo non è una tecnica molto conosciuta, anzi per niente. Gli intagliatori da noi sono i nostri falegnami, ma non ci sono artigiani che si occupano di questo. Ripeto, solo al Nord Italia è conosciuta, in quanto d’ inverno, con la neve, non potendo uscire di casa, i contadini costruivano e realizzavano gli oggetti per la casa, per il lavoro, abbellendoli con decorazioni ed intagli. Anche in Sardegna i pastori passavano il tempo, mentre il gregge pascolava, incidendo disegni su pezzi di legno.”

ULTIMA CURIOSITA’... IL VALORE DI UN’ OPERA REALIZZATA CON L’ITAGLIO DEL LEGNO?
Dipende da quello che è, ma soprattutto da quanto tempo lo scultore ha impiegato a realizzarlo. Ci sono Grappoli d’Uva intagliati nel legno che valgono anche 400/500 euro. Addirittura vengono realizzati mobili interi con l’intaglio… E li ovviamente le cifre salgono… E molto!!!”.
Ringraziando Luca per tutte queste informazioni che ci ha fornito, lo lasciamo lavorare alla sua opera, aspettando di vederla realizzata il prima possibile!
Buon lavoro!!!


Guardate che capolavori!!!



venerdì 16 marzo 2012

Mostra d'eccellenza a Villa Vitali




“THE LOST PHOTOGRAPHS OF CAPTAIN SCOTT”
“LE FOTOGRAFIE PERDUTE DEL CAPITANO SCOTT”


Sabato 17 marzo, alle ore 17,30, verrà inaugurata a Villa Vitali una mostra fotografica dal titolo “Le fotografie perdute del Capitano Scott”. Si tratta di fotografie scattate in Antartide cento anni fa dallo stesso Capitano Scott, durante la sua marcia verso il Polo Sud, da lui raggiunto il 17 gennaio 1912, e forma parte delle commemorazioni dei centenari antartici organizzate dall’Istituto Geografico Polare “Silvio Zavatti”. Villa Vitali, infatti, aveva già ospitato, dal 16 dicembre 2011 al 15 gennaio 2012, una mostra sul norvegese Roald Amundsen, che raggiunse per primo il Polo Sud il 14 dicembre 1911.
Queste immagini, le cui negative sono andate distrutte, fanno parte di una collezione che, abbandonata per decenni negli archivi di un’agenzia fotografica di Londra, è stata venduta a un’asta a New York nel 2001, e restaurata recentemente dalla ATLAS Gallery di Londra ad alta risoluzione digitale.
Questa nuova offerta è un privilegio di cui la città di Fermo può andare orgogliosa. Infatti le immagini in mostra, di altissimo valore storico ed estetico, sono state esibite in precedenza solo a Londra, alla ATLAS Gallery, e andranno poi negli archivi dello Scott Polar Research Institute, Università di Cambridge, che ha acquistato l’intera collezione per un milione di sterline.
Durante il periodo della mostra, che terminerà il 6 maggio, sono in programma altre iniziative di incontro, le cui date verranno annunciate tra breve. 

(Maria Pia Casarini, Direttore Istituto Geografico Polare "Silvio Zavatti" - Villa Vitali)



giovedì 15 marzo 2012

FERMO ALLA SCOPERTA DEL XV SECOLO

Tornano gli appuntamenti con la storia! Domani terza serata del ciclo "Fermo alla scoperta del XV secolo" nella sede della Nobile Contrada Fiorenza; tema della serata saranno gli abiti femminili ed infantili indossati nel XV secolo. Continuando sulla scia dello scorso appuntamento, proseguiremo il nostro viaggio tra tessuti, tagli e decorazioni tutte al femminile per imparare a conoscere e riconoscere le vere fogge dell'epoca.
Appuntamenti importanti, questi, per far crescere una realtà come quella del Palio dell'Assunta che unisce rievocazione storica e spettacolo.

Un ringraziamento particolare all'Associazione Orme del Tempo che ci fornisce ogni volta un quadro molto dettagliato dell'abbigliamento e degli usi dell'epoca.

Ingresso libero. Inizio ore 21.15

 
Vi siete persi lo scorso appuntamento? Cliccate qui!

http://www.informazione.tv/index.php?action=index&p=61&art=33748

http://ilgiglioparlante.blogspot.com/2012/03/lezione-di-storia-del-costume-con-i.html?spref=fb

mercoledì 14 marzo 2012

DECOUPASQUA!!!


Lunedì sera terzo appuntamento con le ragazze del Decoupasqua; dopo il centrotavola di lunedì scorso, questa è stata la volta di originalissimi segnaposto realizzati con uova, acrilici e glitter!!! Guardate cosa hanno creato!!!

 

Tutte all'opera!
Le uova prima di essere decorate!
I materiali utilizzati!
pittura e...
glitter!!!
Miki al phon!!!
Un ovetto e...

la sua scatolina!!!
L'ovetto completato!!!
Le nostre artiste, soddisfatte e sorridenti!!!


Vi aspettiamo Lunedì prossimo con "luminosa idea regalo"!!!








martedì 13 marzo 2012

A LEZIONE DI: STORIA DEL COSTUME CON I MORLACCHI



ABITI MASCHILI CIVILI E MILITARI DEL XV SECOLO




 "E' un secolo di così gentile eleganza il Quattrocento in Italia che si teme con le parole di sminuire l'incanto..."
  R. L. Pisetzky


E' con queste parole che si è aperta la prima conferenza-dibattito tenuta dall'Ass. Orme del tempo, ed è così, gentile ed elegante che viene presentato l'uomo del XV secolo.
Ispirate ad un raffinato senso estetico, le vesti aderenti, il collo libero, il volto rasato e la chioma fluente, danno un aria giovanile e attraente alle figure virili.
Il primo indumento che viene indossato sul corpo nudo è la camicia, confezionata spesso in lino dentro le mura domestiche; l'abbigliamento si compone poi di calzabraghe e farsetto che si poteva completare con la giornea, corta, per i giovani e con la pellanda, lunga, per gli uomini anziani.


Il farsetto delinea elegantemente il busto scendendo un poco sotto il punto vita; è un indumento imbottito  che agisce in parte come protezione del corpo, ma anche come "correttivo", conformando così il corpo all'ideale di bellezza imposto dalla moda.

Indossata sul farsetto, la giornea era una sopravveste elegantissima, smanicata, aperta sui fianch e ornata di frappe e intagli. Spesso veniva trattenuta in vita da una cintura, a volte solo sul davanti, lasciando il dietro libero a mantello. 

Le calzabraghe dovevano essere ben tese e adarenti alla gamba; per quanto riguarda i colori troviamo calze "dimidiate", con gambali di colore differente, "addogate", con inserti colorati a strisce, "sbarlate", interrotte sotto il ginocchio da una decorazione orizzontale.

Indumento alquanto importante era la Pellanda; una sopravveste aperta davanti con maniche a volte ampie, spesso foderata di pelliccia.

Immancabile il cappello, di svariate foggie e spesso rosso, che apperteneva ad ogni uomo, di qualsiasi rango o ceto sociale.



Farsetti, calzabraghe e cappelli
vari fogge di cappelli

giovedì 8 marzo 2012

FERMO ALLA SCOPERTA DEL XV SECOLO: I RELATORI

Conosciamo bene l'Associazione storico culturale "Orme del Tempo":


Orme del Tempo è un'associazione storico-culturale, nata a Fermo, che si pone l'obiettivo di rievocare diverse epoche, curandone gli aspetti storici, sia di carattere militare, sia civile, sia culturale.
Questo viene proposto ovunque richiesto in Italia con manifestazioni pubbliche, quali battaglie, tornei, duelli, ricostruzione di spaccati di vita quoridiana in un accampamento cinquecentesco; oltre che alla partecipazione di spettacoli di altro genere, ad esempio, lo scorso giugno l'Associazione ha collaborato con il canale Sky, History Channel, nella riprese di "Pazzi per la storia".
Scopo di "Orme del Tempo" è usare la rievocazione storica come strumento di divulgazione e conoscenza della cultura attinente alle diverse epoche, non solo riproponendo tecniche e conoscenze ormai perdute, ma anche presentandole come le tecniche e le conoscenze di una data epoca, al fine di comprendere e fare comprendere il relativo strato socio-culturale.
Obiettivi simili sono molto ambiziosi, è vero, ma l'affiatamento, la coesione e la voglia di divertirsi all'interno di questa associazione sono tali da permettere un continuo scambio di idee ed esperienze.
Il principale progetto dell'Associazione è il gruppo di rievocazione storica "Compagnia dei Morlacchi", che ripropone la vita di un gruppo di mercenari dalmati, che realmente prestarono servizio al soldo del condottiero osimano Boccolino da Guzzone, dal 1481 al 1487. 
Gli abiti, le armature, gli elmi, le armi che presentano sono storicamente ricostruiti e veri, così come gli spaccati di vita civile o militare che nell'accampamento rivivono.
Diversi sono gli equipaggiamenti che i nostri fanti adottano, uomini provenienti dai cantoni svizzeri, dal veneto o dal centro Italia, così come dalle lontane terre d'oltremanica.




Carlo detto il Locandiere
Gli armati
Scontro fra azza e lancia
Fante italiano
Guanto d'Arme
Il giovane veste il proprio serragente
Borsello in costruzione
Momenti di svago a Buchianico

Giornate Medievali di San Marino
Accampamento a Buchianico