Si conclude il nostro viaggio nel XV secolo insieme ai Morlacchi con uno degli argomenti più interessanti e vasti della storia dell'uomo, come è quello della cucina e dell'alimentazione;
Le abitudini che ci vengono raccontate sono quelle di uomini che si affidano esclusivamente alla stagionalità dei prodotti dell'orto, indispensabile e inviolabile mezzo di sostentamento, non sapendo ricorrere ancora alla conservazione degli alimenti; sicuramente non si sprecava nulla, anzi, se qualcosa si rovinava si cucinava con tante spezie per camuffare il sapore!
Per quanto riguarda l'alimentazione dei meno abbienti si sa ben poco, dato che le fonti riportano solo le abitudini dei signori, ma sicuramente mangiavano legumi, verdure, cereali e tutto ciò che poteva essere prodotto nell'orto; come carne mangiavano il maiale, quando non lo vendevano per soldi, basti pensare che con la sua vendita una famiglia poteva sopravvivere tutto l'anno! Al contrario, i signori mangiavano molta più carne e pochissima frutta e verdura perchè troppo a contatto con la terra, segno del popolo.
Tipica dell'epoca è la predominanza del gusto acidulo data dall'Agresto, un aceto fatto dall'uva verde, e quella delle spezie, esageratamente usate nel Medioevo. Dall'Oriente arriverà poi lo zucchero di canna che porterà alla scoperta del gusto del dolce.
Interessante è l'evoluzione della figura del cuoco che, da servo, diventa un professionista, pagato e conteso tra le varie corti per far splendere ancora di più la gloria del signore con le sue prelibatezze! Anche i servitori si specializzano e si suddividono i compiti come nelle odierne brigate di cucina; troviamo infatti il Maestro di sala, il Siniscalco, gli Spenditori, coloro che si occupavano dell'acquisto dei cibi, i Credenzieri, magazzinieri, il Trinciante, chi si occupava del taglio delle carni, il Coppiere, che si occupava del vino, i Dapiferi, camerieri, i Famigli, paggetti tutto fare ed infine il Capocuoco.
Particolare è anche il rituale secondo il quale si svolgevano i banchetti: gli antipasti venivano serviti in piedi e comprendevano torte salate, frutta e dolci spesso di marzapane; allo squillo delle trombe entrava il signore in sala dove la tavola era apparecchiata con la sola tovaglia bianca; dopo essersi seduti e lavati le mani nella'Acquamanile, venivano portate le bevande servite in brocche coperte per evitare l'avvelenamento, poi le spezie, il sale ecc.; seguivano le stoviglie che comprendevano taglieri o piatti di ceramica, bicchieri, in peltro o in vetro e coltello e cucchiaio, la forchetta ancora non esisteva! Dopo l'antipasto, i cibi venivano serviti partendo dai più leggeri fino ai più pesanti, credendo che così sarebbe stato più facile per la digestione, il tutto allietato da musici e cantastorie!