I Priori, espressione popolare, avevano un incarico di prestigio con attribuzioni molto vaste. Durante il loro ufficio dovevano dimorare nel palazzo destinato a loro residenza dal quale potevano uscire solo per particolari motivi stabiliti dallo statuto: per malattia, per partecipazione a consigli generali e speciali, per ricevere qualche importante personaggio che si recava a Fermo, per la consegna del vessillo della città al gonfaloniere di giustizia.
Essi dovevano vestire tutti in maniera uguale, con l’abito priorale. Con questi abiti i Priori di contrada venivano chiaramente identificati all’interno della comunità fermana. Insieme ad essi erano eletti inoltre il Podestà, che per imparzialità non doveva essere residente in città, il Gonfaloniere o Vessillifero di Giustizia ed il Capitano di Giustizia.
Questi personaggi erano eletti con un cerimoniale altamente spettacolare sia per i particolari del protocollo sia per le figure che vi concorrevano, creando un giusto equilibrio per l’epoca, fra laico ed eclesiastico, con una liturgia religiosa che sconfinava in un rituale civile denso d’emotività.
Essi erano mantenuti a spese del comune ed avevano una loro famiglia composta dai famigli, un cuoco e sei domicellos. Dovevano curare tutto ciò che riguardava il pacifico e buon andamento della cosa pubblica: nelle loro mani si concentrava gran parte del potere esecutivo, sottoscrivevano le lettere ufficiali apponendovi il sigillo della città. Potevano imporre bandi per materie che riguardavano l’ordine e la sicurezza dello stato. Potevano deliberare spese fino a cinquecento libre di denari, previa autorizzazione dei regolatori e dei capitani delle arti. A loro erano indirizzate le domande di grazia e a loro arbitrio spettava sottoporle al consiglio generale. Ogni venerdì dovevano dare pubblica udienza.
La cerimonia d'investitura dei Priori di contrada è uno dei momenti più importanti e significativi della rievocazione; infatti la cerimonia prevede che dalla cassa di legno portata nella piazza dagli armigeri del comune vengano estratti i bossoli recanti i nomi dei signori della città che avranno il dovere di amministrare la Contrada e a turno la Città.
A.D. 2012
I Priori che giureranno fedeltà
la sera del
3 agosto
in Piazza del Popolo
Contrada San Martino
Sergio Budel
Contrada Castello
Renzo Luciani
Contrada Fiorenza
Lorenzo Giacobbi
Contrada San Bartolomeo
Matteo Carboni
Contrada Pila
Luigi Pistolesi
Contrada Campolege
Diego Zappalà
Contrada Torre di Palme
Massimo Tramannoni
Contrada Capodarco
Paolo Gobbi
Contrada Molini Girola
Renzo Properzi
Contrada Campiglione
Marcella Simoni