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di notte…7 personaggi…2 macchine…1 meta
Può
sembrare l’inizio di un Thriller, invece sono i numeri con cui è iniziata la
gita fuori porta di 7 dei nostri contradaioli che sfidando il freddo, l’orario
inconsueto e le difficoltà veicolari sono andati a Buti, città in provincia di
Pisa. Perché Buti?! a Buti si corre il Palio…
Il
Palio di Buti affonda le sue radici nel XVII secolo d.C., quando con la
benedizione delle stalle e dei cavalli del paese il 17 di gennaio, giorno in
cui si celebra San Antonio Abate
protettore degli animali, rappresenta un’importante cerimonia religiosa andata
avanti fino al 1979. La prima testimonianza di corsa di “cavalli di prima forza
a Fantino e con premio al vincitore di Zecchini dodici”, porta la data del 13 settembre
1848 mentre si ha notizia
della prima festa di S. Antonio con banda, cavalli e con un comitato di
festaioli datata 14 gennaio 1805.
All'epoca
i cavalli che partecipavano al Palio erano quelli che durante la settimana
lavoravano a fianco dei contadini butesi e che, in quell’occasione, venivano
condotti sul sagrato della Pieve per ricevere la loro benedizione.
Nel
tempo, invece, l'evoluzione nell'organizzazione della manifestazione ha portato
per un po' di tempo al noleggio in blocco dei cavalli e dal 1960 in poi a demandarne il
reclutamento direttamente alle singole contrade.
La “Messa dei Cavallai” era fissata per le
sei di mattina; a questa seguivano altre messe fino a quella “Cantata” al
termine della quale aveva luogo la benedizione degli animali. Dopo